Ravenna in età pontificia

Ravenna in età pontificia. Alberghi vicino ai monumenti della età pontificia a Ravenna.

Restituita Ravenna al Pontefice dopo alcuni anni di terrore ad opera della famiglia Rasponi (i cui palazzi massicci ancora incutono un qualche brivido a chi cammina per le vie del centro) il governo pontificio si prolungò per oltre tre secoli.

Il fatto più notevole di questo lungo arco storico è costituito da una grande opera di assetto idraulico del territorio: la diversione dei fiumi Ronco e Montone che circondavano la città al filo delle mura e la formazione di un nuovo letto dei due fiumi riuniti, fino al mare.

L’opera era necessaria per liberare la città dal danno delle rovinose rotte che frequentemente la sommergevano (famosa, fra tutte, quella del 1636, fissata dal segno di una piccola lapide ancora visibile che ne misurò l’altezza).

Cento anni dopo quella inondazione,  il cardinale Giulio Alberoni terminò i lavori di riunificazione dei due fiumi, fece scavare un nuovo porto ed iniziò i lavori del canale che congiunge Ravenna al suo mare: un cordone ombelicale che ancora tiene viva e non solo in modo simbolico, una antica e vitale comunione.

Sul piano artistico merita qui ricordare il lavoro di sistemazione della chiesa di San Giovanni  Battista compiuto nel 1685 dall’architetto Pietro Grossi. La chiesa custodisce una preziosa raccolta di dipinti di artisti ravennati tra XV e XVlll secolo; una Madonna di Nicolò Rondinelli (notevole personalità del secondo Quattrocento formatosi a Venezia alla scuola di Giovanni Bellini), due pale di Francesco Longhi, figlio di Luca e fratello di Barbara, famiglia di pittori attivi nel Cinquecento, un Sant’Antonio Abate, del primo Seicento, autore Giovanni Barbiani, capostipite di una seconda famiglia attiva tra ‘600 e ‘700.

Di suo figlio Giovan Battista è la pala della Madonna con Bambino e cinque Santi; del 1771 è, infine, la Madonna coi Santi Crispino e Crispiano, firmata da Domenico Cignani.

Infine, sul piano del giudizio politico complessivo circa il governo dei cardinali legati, possiamo dire che fu senza infamia e senza lode. In una situazione di calma apparente veniva però crescendo il malcontento popolare che trovò ben presto espressione nella diffusione della carboneria, della massoneria e del liberalismo.

Alcuni monumenti relativi a Ravenna in epoca pontificia: 1) Piazza dell’ Aquila; 2) Suffragio; 3) S.Giovanni Battista (cosiddetto della Cipolla); 4) Scuole Pubbliche; 5) Palazzo Guiccioli; 6) Monastero di S. Vitale; 7) S. Eufemia e Santi Giovanni e Paolo; 8) Madonna del Torrione; 9) Piazza Duomo; 10) Palazzi Rasponi; 11) Palazzi Ginanni e Vitelloni; 12) Palazzo Baronio; 13) S. Maria Maddalena; 14) Palazzo Rasponi poi Bellenghi; 15) Palazzo Corradini; 16) Orfanotrofio della Misericordia; 17) Monastero di Classe; 18) Palazzi Lovatelli; 19) Porta Nuova; 20) Canale Corsini.

Si veda la cartina in alto e gli articoli nella sezione Monumenti a fianco

Prof. Gianni Morelli


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