Piazza del Popolo. Ravenna veneziana.
Piazza del Popolo in Ravenna. Albergo vicino a Piazza del Popolo.
Foto: 1)la Piazza del Popolo,il salotto dei Ravennati,2)Piazza del Popolo, verso il Palazzo Comunale, 3)la Piazza del Popolo lato del Palazzo Rasponi dal Sale e l'Orologio, 4)gli archi sotto il Palazzo Comunale,5)la statua di S.Vitale, 6)la statua di S.Apollinare, 7)gli affreschi del sottopasso del Palazzo Comunale, 8)Piazza del Popolo vista dall'Hotel Centrale Byron
Qui, il 24 febbraio 1441, al grido di "Viva San Marco!", la Repubblica di Venezia venne proclamata dominante e protettrice della città di Ravenna.
Questa piazza è una creazione veneziana e rappresenta il fulcro degli interventi di rinnovo urbano attuati sotto il dominio della Serenissima. Le sue dimensioni, rimaste inalterate, furono definite negli anni 1470-80, ampliando quello che era un semplice slargo lungo la sponda del Padenna, il canale che scorreva dove ora sta il palazzo merlato.
Si dette in tal modo maggiore respiro e rilievo a quello che era divenuto il centro politicamente nevralgico della città a fine Duecento, quando le funzioni amministrative comunali avevano preso a svolgersi nelle dimore dei Da Polenta, che qui si trovavano.
Il vecchio palazzo comunale venne ricostruito con l'insediamento del primo podestà veneziano, Vittore Delfino, e in seguito amato con stemmi, balconcino in pietra e ghiere in terracotta negli archi. A delimitare la piazza verso il Padenna, come a Venezia la Piazzetta San Marco verso la laguna, furono erette nel 1483 le due colonne. Su quella più vicina al palazzo, fu collocato un leone di San Marco; sull'altra, la statua del patrono, Sant'Apollinare.
Il lato opposto della piazza venne scenograficamente concluso con le facciate della chiesa di San Marco e della chiesa di San Sebastiano, oggi scomparse, e sopra quest'ultima venne posto il primo orologio. Così la piazza divenne lo spazio che riassumeva e rifletteva i caratteri della presenza della dominante e il suo potere.
Dal 1509, quando il pontefice Giulio II prese possesso della città, dopo la sconfitta dei Veneziani alla Ghiara d'Adda, le insegne della Serenissima sparirono dalla piazza: il leone sulla colonna fu sostituito dal patrono, e al suo fianco sarebbe poi comparsa la statua di San Vitale.
Il palazzo comunale si ampliò, nella nuova ala eretta sui terreni resi disponibili dalla tombinatura del Padenna (già attuata dalle autorità veneziane). Ornandosi di merli nel XIX secolo, assumerà il ruolo di protagonista tra i palazzi che delimitano la piazza: quello imponente del legato apostolico, rimasto tuttora palazzo del governo; e quello di fronte, eretto con leggiadria settecentesca dai Rasponi dal Sale, uno dei rami della più potente famiglia dell' oligarchia aristocratica d' età pontificia.
La piazza, chiamata Piazza del Comune o Piazza Maggiore nei documenti d'età moderna, venne intitolata a Vittorio Emanuele II dopo la proclamazione del Regno d'Italia. Assumerà l'attuale denominazione dopo il referendum istituzionale del 1946, quando a Ravenna oltre 1'88% dei votanti, la più alta percentuale in Italia, preferirà la repubblica alla monarchia.
Prof. Gianni Morelli e Anna Missiroli
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Si veda mappa Ravenna veneziana
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