Teatro Rasi

Teatro Rasi (ex Santa Chiara). Hotel vicino al Teatro Rasi a Ravenna.

Foto: 1)Teatro Rasi, via di Roma,2)interno Teatro,3)particolare degli affreschi attribuiti a Pietro da Rimini della Chiesa di Santa Chiara, 4)ora visibili al Museo Nazionale

Questa fu anticamente la chiesa del convento di Santa Chiara.

Sconsacrata a seguito delle confische napoleoniche, venne prima adibita a cavallerizza e dalla fine dell' Ottocento utilizzata come teatro, dedicato nel 1919 a Luigi Rasi, attore ravennate.

Verso la metà del XIII secolo qui sorgeva l' antico monastero di Santo Stefano in Fundamento. Fu allora che alcune donne ravennati vi si raccolsero in comunità di preghiera, per seguire la regola di Santa Chiara.

Era tra esse "la nobile donna signora Chiara, figlia del fu Geremia Da Polenta": così recita il testamento col quale ella donò i suoi beni per costituire l' iniziale patrimonio del convento.

La comunità crebbe, promuovendo gli ideali francescani di preghiera, umiltà e povertà. Vennero ampliati gli edifici e rinnovata la chiesa, il presbiterio decorato di preziosi affreschi.

Questi, rimasti protetti da un muro posticcio, successivamente distaccati e restaurati, possono oggi ammirarsi presso il Museo Nazionale.

Le Clarisse chiamarono ad eseguire quelle pitture gli artisti della scuola riminese, celebri in tutta la Romagna e oltre, grazie anche al crescente prestigio dei signori di Rimini, i Malatesta.

All' attività dei maestri riminesi in Ravenna, impegnati dopo Santa Chiara anche in altre chiese, dovettero contribuire le strette relazioni politiche e matrimoniali tra Malatesta e Da Polenta.

Verso il 1320, dunque, i Riminesi dipinsero in Santa Chiara un ciclo di affreschi straordinario per espressività, vivezza cromatica e originalità compositiva. Le Clarisse chiesero di raffigurare santi francescani, evangelisti, dottori della Chiesa e, in maggior risalto, sei episodi della vita di Cristo, che rappresentano la storia della salvezza.

Un tessuto narrativo pregno di sentimenti e significati religiosi, che viene considerato il capolavoro di Pietro da Rimini, il quale concepì e diresse il lavoro, trasferendovi le emozioni fresche e vibranti di uno spirito giovane e attento a cogliere, personalizzandole, le novità della più vitale pittura moderna, quella di Giotto.

Prof. Gianni Morelli, Anna Missiroli

Il piacere di dormire nel centro di Ravenna: il consiglio per il Vostro soggiorno sono gli alberghi: Fabbri hotels:

l’ Hotel Centrale Byron, albergo 3 stelle, nel centro di Ravenna, e' vicino al Teatro Rasi ;

l’ Hotel Bisanzio, albergo 4 stelle, nel centro di Ravenna,  e' vicino al Teatro Rasi ;
 
Una volta raggiunto l’ albergo in auto e parcheggiato, dimenticate l’automobile e andate a piedi dappertutto perche’ tutto e’ a pochi passi.

Anche la stazione e' vicina e raggiungibile a piedi.