Casa Ghigi. Ravenna veneziana.

Casa Ghigi in Ravenna. Alberghi vicino a casa Ghigi.

Foto:1)il portico, le colonne d'Istria,2)facciata Casa Ghigi, via Romolo Gessi, 3)particolare dei capitelli, 4)il selciato originale di ciottoli di fiume

Diverse caratteristiche architettoniche di questo edificio, in via Romolo Gessi, oggi sede degli uffici comunali dell'anagrafe, ne denunciano l' epoca di costruzione.

Le colonne in sasso d'Istria con capitelli di gusto lombardesco nel portico antistante; la stessa pietra istriana impiegata a incorniciare le finestre e l' elegante portale, abbellito di marmi policromi; il cortile interno di forma quadrata, oggi coperto; i grandi camini circolari sul tetto: sono elementi estranei alla tradizione ravennate, tipici invece dell'area veneta e comuni alle dimore private che sorsero in città durante il periodo della dominazione veneziana.

Il portico è l'unico tratto che resta della serie di arcate che seguivano l'intera lunghezza di questa strada, allora chiamata Strada dei Portici, dall'estremità orientale, cioè dall'attuale via di Roma, fino alla piazza dell' Arcivescovado.

E il selciato, in ciottoli di fiume, è tra gli ultimi rimasti a Ravenna. Su una colonna, una vecchia stampa della Madonna del Sudore è tra le poche immagini devozionali presenti lungo le strade della città e riproduce una piccola pittura trecentesca collocata in Duomo, oggetto di venerazione.

La serie dei portici continuava anche sul vecchio ponte di Sant'Apollinare, comunemente chiamato "ponte coperto", il quale consentiva alla strada di attraversare il canale Padenna, che scorreva qui a fianco, tra le strade via Cairoli, via Ricci e via Mentana, via Guidone.

I lunghi portici davano dunque nome alla strada e anche a due chiese che sorgevano ai suoi lati. L'una, San Giorgio dei Portici, commenda dei Cavalieri di Malta, è stata abbattuta e al suo posto si trova la sede della Cassa di Risparmio, prospiciente l'attuale Piazza Garibaldi.

L'altra, Santa Giustina, costituiva l' estremità occidentale, la testata, dei portici, e per questo era chiamata "in Capite Porticus". Di questa chiesa, che risale all' età bizantina, restano diverse parti incorporate in un moderno edificio, tra cui la facciata, decorata di archetti ciechi nel XV secolo, e il piano sommerso dall' acqua di falda.

Prof. Gianni Morelli e Anna Missiroli

Si veda mappa Ravenna veneziana

Il piacere di dormire nel centro di Ravenna: il consiglio per il Vostro soggiorno sono gli alberghi: Fabbri hotels:

l’ Hotel Centrale Byron, albergo 3 stelle, nel centro di Ravenna, e' vicino a casa Ghigi ;
l’ Hotel Bisanzio, albergo 4 stelle, nel centro di Ravenna,  e' vicino a casa Ghigi ; 
 
Una volta raggiunto l’albergo in auto e parcheggiato, dimenticate l’automobile e andate a piedi dappertutto perche’ tutto e’ a pochi passi.

Anche la stazione e' vicina e raggiungibile a piedi.


© riproduzione riservata